…NELL’ ERA DEL COVID
Fino al 3 aprile 2020 l’intera penisola italiana è stata di fatto una zona rossa; ogni Cittadino era (e purtroppo è anche oggi) chiamato ad attenersi ad una serie di regole che ne limitano drasticamente la vita quotidiana ma anche e soprattutto la libertà di movimento e la socialità. Le disposizioni dei Decreti emanati in quei giorni, chiaramente espressi dall’hastag #Iorestoacasa prevedono, allo scopo di contenere il diffondersi del virus, il divieto per ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Luoghi di aggregazione di ogni natura hanno interrotto le attività, le Scuole di ogni ordine e grado sono state chiuse e le famiglie si sono trovate a fronteggiare una situazione sociale senza precedenti che ha colto tutti impreparati generando una serie di problemi molto significativi, economici e di ordine pubblico. Il panico generato dall’emergenza sanitaria inoltre, ha scosso l’intera popolazione italiana, seminando paura e sgomento nelle Persone, soprattutto in quelle anziane o fragili a causa di patologie già conclamate.